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L’Inaccettabile Razzismo di un preside di Sondrio verso un docente pugliese: “Se vuoi il posto devi superare un test”

Il Razzismo del Nord è ancora presente in tantissime parti d'Italia, e questo è un ostacolo all'unione che propagandano da 163 anni

Il Seggio del Popolo - Locanda

di Annamaria Pisapia
Se vuoi il posto qui devi sottoporti ad un test“. Questa la richiesta da parte di un preside di un istituto superiore di Sondrio. che ha ricevuto un docente proveniente da Gravina di Puglia appena giunto nella cittadina lombarda, per prendere servizio nella cattedra di tecniche e tecnologie multimediali. Il giovane professore, che si era rifiutato di eseguire il test richiesto, ed era stato allontanato in malo modo dal preside ( sbattendogli la porta in faccia), da cui il malore e l’accompagnamento in ospedale, ha sporto denuncia per l’inaudita richiesta.

Insomma, senza troppi giri di parole: il razzismo del Nord contro il Sud esiste e gode ottima salute. Ma quel che emerge dai commenti di quanti emigrano al nord, il razzismo che subiscono sembra un dazio sopportabile e legittimo da dover pagare per poter “godere” della possibilità di un posto. Si sentono ospiti e grati di un ipotetico quanto inesistente “favore”, che tentano di ripagare facendosi in quattro per integrarsi e, dunque, farsi accettare (nel caso di molti meridionali prevale quella sottile strisciante sensazione di non essere all’altezza, come se la mancanza di possibilità lavorative al sud fosse una vergogna di cui farsi carico: un senso di colpa che abitualmente pervade chi è vittima di qualche violenza): non è raro sentir dire che dopo la diffidenza gli indigeni li avevano accolti perchè si erano ricreduti, visto il luogo da dove venivano.

Non un moto di indignazione, ma di conquista, accompagna queste affermazioni. Si può obiettare che non sia una violenza? E cos’altro è, costringere un giovane ad abbandonare la propria terra, perchè impoverita da una costante sottrazione di risorse economiche e umane, poste in essere da una politica colonialista che di fatto depaupera l’area Sud in favore di quella Nord? E cos’altro è se non una violenza, quella esercitata dai media (tv, giornali, fiction…) sotto forma di attacchi quotidiani che ripropongono un clichè razzista di brutti, sporchi, indolenti e cattivi al Sud e bravi, integerrimi, operosi, civili al nord, a giustificazione della minore attenzione che lo Stato riserva al Sud? Possiamo con certezza dire che le parti di questa tragicommedia sono state assegnate ben 162 anni fa ma continuano ad essere recitate ancora egregiamente.

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