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Il quinto potere e la Ragnatela (Web). Ora siamo già a web 3.0, robotica, AI. A quando il ritorno con la clava?

Il Seggio del Popolo - Locanda

Di Annamaria Pisapia

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Nel 1976 esce nelle sale cinematografiche Quinto Potere, un film meraviglioso, destinato a far discutere ancora oggi, sugli aspetti manipolatori del potere mediatico della tv e cinema che erano in grado di influenzare la mente umana. Negli anni settanta, internet era ancora di là da venire e probabilmente nessuno avrebbe immaginato che si potesse superare questo potere mediatico. E credo di non essere smentita se dico che mai avremmo pensato di vivere attimo per attimo, secondo per secondo, avvenimenti in tempo reale.

Un bombardamento mediatico, in cui è facile cadere in trappole mentali. In un condizionamento costante.Gli ultimi drammatici scenari di guerra, che seguono ben altri due precedenti momenti catastrofici di notevole impatto emotivo e mentale, come il covid e la guerra tra Ucraina-Russia, hanno visto uno sviluppo particolarmente virulento, sotto ogni aspetto, favorito da una “ragnatela, dall’inglese web, così il fisico Tim Berners-Lee chiamò il sistema di comunicazione mediante computer inventato negli anni ottanta (chissà se aveva previsto che quel sistema di comunicazione, sarebbe potuto divenire anche una trappola, proprio come il ragno con le sue prede: uno strumento di controinformazione nelle mani di poteri che direzionano le informazioni in maniera decisamente più efficace e dinamica di quanto non facessero attraverso la carta stampata, ma con un effetto manipolatorio maggiore (anche gli influencer, figura del tutto sconosciuta fino a pochi anni orsono, figli partoriti dal web, esercitano un condizionamento mentale: influenzano mediante comunicazione visiva e verbale, determinando una sempre minore capacità intellettiva individuale).


Per avere un’idea di quanto potere abbiano acquistato nel tempo coloro che attualmente hanno maggiore possibilità di direzionare le nostre vite; le nostre emozioni; le nostre paure… partiamo da quello che era rappresentato come “quarto potere”, la carta stampata:
[…] “Il decennio pre Risorgimento vide particolarmente impegnati i “costruttori” dell’Unità a tessere una narrazione negativa nei confronti dei Borbone avvalendosi di uno degli strumenti tra i più efficaci per il condizionamento mentale: la stampa (nel 1787 il deputato Edmund Burke la definì “quarto potere”). Negli anni che precedettero il Risorgimento non vi fu politico che non possedesse un giornale o vi collaborasse, da Cavour, Cesare Balbo, Bernardo Spaventa, Carlo Lorenzini (Collodi), Ruggero Bonghi, Giuseppe del Re, Francesco Crispi, Stanislao Mancini, Emilio Broglio, Sebastiano Tecchio, Agostino Depretis, Enrico Amari, Giuseppe La Farina, Luigi Menabrea, Alexandre Dumas, su volere di Garibaldi. La tesi di Burke fu ripresa nel 1921 dal giornalista Walter Lippmann, il quale parlò più diffusamente della creazione degli stereotipi, da cui l’opinione pubblica veniva influenzata attraverso le parole e i simboli, dando vita a quello che definì “pseudo ambiente” (Lippmann aveva lavorato per il CPI comitato informazione pubblica, sorto con lo scopo di influenzare l’opinione pubblica attraverso la diffusione di immagini, riviste, filmati per promuovere la partecipazione degli Stati Uniti alla prima guerra mondiale) […] nel 1967 Bernard Cohen, docente di scienze politiche all’università del Wisconsin, fu ancora più esplicito arrivando a dare l’appellativo di “Agenda Setting”, per definire la manipolazione mediatica: […]”.

La stampa può nella maggior parte dei casi non essere capace di suggerire alle persone cosa pensare, ma essa ha un potere sorprendente nel suggerire ai propri lettori intorno a cosa pensare […] il mondo apparirà diverso a persone diverse in relazione alla mappa disegnata dai giornalisti, dai direttori e dagli editori dei giornali che loro leggono. Appare ovvio che, lavorando su quella che Ottavio Gallego chiama ‘massa amorfa’: […]”ecco dunque lo scopo della massoneria: estrarre dalla massa amorfa di coloro che sono i consumatori del mondo l’elite di coloro che possono diventare i leaders, ma soprattuto i costruttori del mondo” […] fu possibile per i padri della patria spacciare per veri i plebisciti per l’unità ditalia e mettere in piedi un matrimonio lampo sancito in fretta e furia dopo l’avvenuto stupro[…] (da “Mal Trattati” di Annamaria Pisapia).
E questo era “solo” il quarto potere della carta stampata… Ora, siamo al web 3.0. intelligenza artificale, robotica e… ritorno alla clava?

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