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Napoli consacrata come Capitale culturale globale ospiterà la tre giorni dell’Unesco sulle sfide del prossimo futuro

Il Seggio del Popolo - Locanda

I vertici Unesco si stanno riunendo in questi giorni a Napoli (dal 27 al 29 novembre 2023): circa 194 sono le delegazioni nazionali provenienti da tutto il mondo, tante le tematiche già trattate. Al centro della conferenza Unesco a Palazzo Reale, c’è la tutela del patrimonio culturale ed artistico di queste ricchezze mondiali di cui i cittadini hanno l’obbligo di fare da custodi. 7 sessioni per elaborare un documento in cui si deciderà l’importanza dei beni materiali ed immateriali, il clima che inevitabilmente può danneggiare il patrimonio strutturale storico delle città Unesco, la lotta al traffico nei centri storici ecc…

Un incontro strategico per celebrare il cinquantennale della Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale (ratificata nel 1972) e il ventennale della Convenzione per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (2003).

Napoli è stata ufficialmente consacrata come capitale culturale globale, ‘non è l’Unesco’ a deciderlo ma le pietre parlano chiaro! Quelle pietre che però dalle amministrazioni di oggi, non vengono tutelate tanto da obbligare qualche settimana fa le associazioni a scendere in piazza chiedendo di ‘rimuovere il titolo Unesco per indegnità‘ per i soldi non spesi.
E’ stato deliberato, SOLO deliberato, il nuovo Piano di Gestione Unesco del Centro storico di Napoli proprio in occasione dell’incontro con i vertici. Il vecchio risalente a gennaio 2011 non è mai stato aggiornato e non è mai stato neanche applicato: nonostante la composizione anche di un Osservatorio che è stato addirittura ricostituito nel 2022 con a capo il sindaco Manfredi. Il Comune, ha così nascosto la polvere sotto al tappeto, deliberando la redazione di tale Piano in extremis, del resto doveva pur mostrare qualche atto recente in previsione della visita della rappresentanza Unesco.

Tante le associazioni che chiedono di entrare come parte attiva del Piano di Gestione dell’Unesco, 100 milioni di euro sono stati persi dall’amministrazione in tanti anni, ovviamente non è colpa solo dell’ultima amministrazione, ma negli ultimi 15 anni per il centro storico poco è stato fatto per salvaguardare il patrimonio storico culturale che abbiamo a Napoli! Resta la rivoluzione culturale che Napoli sta vivendo, ma le amministrazioni hanno bisogno dei cittadini per andare avanti e tutelare il Centro storico più grande e bello del mondo!

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