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Ennesimo furto ai danni del Sud. Addio agli FSC: ecco cosa sono

Per 163 anni ci hanno insegnato che era il Sud a fregare i fondi, ora la storia è cambiata e con essa anche il presente ed il futuro

Il Seggio del Popolo - Locanda

Ennesimo furto ai danni del Sud. Addio agli FSC ecco cosa sono.
E’ stato pubblicato un ottimo articolo sulla testata CentroSud24, del codirettore Luca Antonio Pepe, sull’ennesimo furto ai danni dei meridionali.

(Difficilmente avrete letto e leggerete articoli di altre testate giornalistiche che rilanciano altri quotidiani, elogiandoli, ma questo fa capire la compattezza che il Sud sta ritrovando, da soli non si va da nessuna parte).


Al Sud non basta il furto di 840 miliardi di euro subito per la spesa storica a favore del centro Nord, dal 2000 al 2017 (dati Eurispes), non bastano i furti subiti in 163 anni dal 1861, ma anche quelli sul Fondo per lo Sviluppo e Coesione destinati al Sud, per decine di Miliardi di euro.
Vediamo di che si tratta:

“Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione – spiega Pepe nell’articolo – è lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali. Quindi, attraverso questo strumento, istituito dal decreto legislativo n.88 del 2011, si dovrebbe far fronte al riequilibrio dei divari territoriali.
Fu istituito dal decreto legislativo n.88 del 2011, e dovrebbe far fronte al riequilibrio dei divari territoriali nel Paese – ma neanche questa volta ci riusciremo – Le risorse FSC devono essere destinate per l’80% alle aree del Mezzogiorno e il 20% a quelle del Centro-Nord.

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Ennesimo furto ai danni del Sud. Addio agli FSC ecco cosa sono
“Una domanda che vi sarete posti è: ma di che importi stiamo parlando? Cioè, a quanto ammonta il Fondo per lo sviluppo e la coesione?
Una legge del 2013 individuò una prima dotazione di fondi FSC per il periodo di programmazione 2014-2020, per un ammontare pari a 43,9 miliardi. Successive leggi di bilancio incrementano le risorse, rideterminandone la dotazione complessiva in 68,8 miliardi. In particolare, 10,9 miliardi furono stanziati nel 2016, 5 miliardi nel 2017, 4 miliardi nel 2018 e altri 5 nel 2019. E non è finita qui: la Legge di Bilancio 2021 ha stanziato altri 50 miliardi di euro per il ciclo di programmazione 2021-2027, mentre la legge di Bilancio 2022 ha previsto un ulteriore finanziamento pari a 23,5 miliardi di euro. L’80% di tutti questi importi deve andare al Sud, ricordatevelo! Ecco, ve lo dicevamo: siamo ricchi e non lo sappiamo”.
Ecco allora perchè il Sud resta agli ultimi posti per PIL e qualità della vita.

Ma dal 2014-2020, qual è la quota effettivamente utilizzata fino ad oggi?
Secondo il “Monitoraggio delle politiche di coesione – Programmazione 2014-2020” della Ragioneria Generale dello Stato, l’ultimo testo fornito dalla Ragioneria risale al 30 giugno 2021.
Di quei 68,8 miliardi previsti dal 2014-2020 sembrerebbero stati spesi di fatto solo l’8,6%, in 7 anni, il nulla totale. Per spenderli tutti ci vorranno circa 250 mesi continuando così, e parliamo solo dei fondi programmati dal 2014 al 2020. Ennesima vergogna di Stato” – conclude il dr. Pepe.

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