Home Attualità La Bandiera di Gaeta sventola ancora! Evento dal 22 al 24 marzo

La Bandiera di Gaeta sventola ancora! Evento dal 22 al 24 marzo

«Non vi dico addio, ma a rivederci. Serbatemi intatta la lealtà come eternamente vi serberà gratitudine e amore il vostro Re Francesco»

Il Seggio del Popolo - Locanda

Come oramai è tradizione consolidata, anche quest’anno sugli spalti di Gaeta sarà issata la Sacra Bandiera pellegrina, donata dalla Fondazione Francesco II al Comitato per le celebrazioni.

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Benedetta nel corso della Santa Messa l’8 dicembre 2023, giorno dedicato all’Immacolata Concezione, la Madre Celeste Protettrice Speciale della nostra Patria immortale, il sacro Vessillo, al termine della Celebrazione eucaristica dello scorso sabato, è stato affidato da Don Luciano Rotolo al nostro Delegato per la Puglia Giuseppe Ciuffreda, accompagnato dai compatrioti di “Terra di Capitanata”, che, a sua volta, lo consegnerà ai Militi per l’alzabandiera del 24 marzo a Gaeta. Una cerimonia toccante ed intrisa di un profondo significato che fa di quella Bandiera un simbolo possente di fede e di identità.

A Gaeta! Gridavano i nostri Eroi ad indicare il luogo dove riunirsi  per  difendere  ed immortalare un grande ideale di fede e di speranza. A Gaeta! Diciamo tutti noi per non dimenticare quella storia, la nostra Storia.
(Capitano Alessandro Romano)

«Non vi dico addio, ma a rivederci. Serbatemi intatta la lealtà come eternamente vi serberà gratitudine e amore il vostro Re Francesco»(Gaeta, 13 febbraio 1861).

Non so quanti di voi hanno avuto l’onore di raggiungere le “sacre torri di Gaeta”,  quegli spalti da dove si difese con enormi sacrifci ed una eroica determinazione la nostra antica Patria napolitana. E’ un percorso dello sporito molto particolare, dove la bellezza struggente del paesaggio fa da cornice ad una tempesta di sentimenti indescrivibili. Tutto immerso in una tristezza immensa, quella stessa angoscia che pervase i nostri Soldati quando sconfitti dall’invasore laciarono quella Terra destinata dalla storia a salvare l’onore infangato del Re e dei suoi eroi.

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