L’uscita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non è più solo una provocazione lanciata oltreoceano. Dopo la scelta dell’amministrazione Trump di abbandonare l’organismo internazionale, anche in Italia si avanza l’ipotesi di un divorzio dall’OMS, definito dalla Lega un “carrozzone” che servirebbe più a chi ci lavora che alle reali necessità globali.
La proposta arriva da Claudio Borghi e Alberto Bagnai, che durante una conferenza stampa alla Camera hanno annunciato il deposito di un disegno di legge specifico al Senato. Un atto formale che, secondo i promotori, mira ad avviare una discussione seria sulla partecipazione italiana all’OMS. “Abbiamo già presentato un emendamento al decreto milleproroghe, ma con il ddl puntiamo a ottenere un confronto più ampio e approfondito”, ha dichiarato Borghi, sottolineando l’urgenza di calendarizzare la proposta.
“Non si tratta solo di inefficienza, ma di una struttura che sembra sempre meno orientata ad aiutare concretamente il mondo”, ha aggiunto Borghi, ribadendo la necessità di un’alternativa.
Sarà sufficiente questa posizione per convincere il Parlamento? O l’Italia continuerà a rimanere nel sistema OMS, cercando magari di riformarlo dall’interno? Il dibattito è aperto!