Home Politica Dal Comune Il cinodromo abbandonato di Viale Kennedy: trent’anni di degrado e promesse mancate

Il cinodromo abbandonato di Viale Kennedy: trent’anni di degrado e promesse mancate

BCC

di Luigi Fioretti
Chiuse definitivamente i battenti nel 1993, ma da allora è rimasto lì, immobile nel tempo, simbolo di abbandono e incuria. Il cinodromo di Viale Kennedy, un tempo luogo di spettacolo e aggregazione, versa oggi in condizioni disastrose: strutture fatiscenti, mura perimetrali a rischio crollo e un degrado sempre più evidente che minaccia la sicurezza pubblica. L’area, che costeggia la pista ciclabile adiacente al parco giochi Edelandia, rappresenta oggi uno dei nodi più critici del quartiere. Da oltre trent’anni, nessun progetto concreto di riqualificazione è mai stato messo in campo dalle amministrazioni locali. Uno spazio ampio e strategico, che potrebbe diventare un parco urbano, un centro sportivo o culturale, continua invece ad essere ignorato e lasciato marcire.

Pubblicità
l'-ecommerce del Sud Italia

A rendere ancora più allarmante la situazione è il totale abbandono dell’interno della struttura: discariche abusive, ratti, serpenti e una vegetazione incontrollata che accresce il rischio incendi. Le condizioni strutturali delle mura, prossimo al collasso, costituiscono una minaccia concreta per chi frequenta l’area limitrofa, come ciclisti e pedoni. Il cinodromo confina sul lato opposto con la piscina Scandone e sul lato destro con il parco Edelandia, altra vittima del degrado. Anche quest’ultimo, infatti, è attualmente chiuso in seguito a un controllo della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, che ha evidenziato gravi carenze strutturali e la mancanza delle certificazioni obbligatorie per i controlli periodici.

Risultato: un’area di oltre 5.000 metri quadrati è oggi completamente inutilizzabile, con la conseguente perdita di posti di lavoro e la chiusura di quello che fu il primo parco giochi d’Italia. Un progetto iniziato nel 1937, interrotto dalla guerra e ripreso solo nel 1965, oggi ridotto all’abbandono. Il cinodromo e il parco Edelandia sono il triste emblema di una città che troppo spesso dimentica il proprio patrimonio. Un’eredità storica, culturale e urbanistica che meriterebbe ben altro destino. E invece resta lì, tra promesse disattese e silenzi istituzionali, in attesa di un futuro che sembra non arrivare mai.

Pubblicità
Il Seggio del Popolo - Locanda
l'-ecommerce del Sud Italia