Il progetto “Donne che salvano i libri” è un’opera preziosa che illumina l’importanza del ruolo femminile nella conservazione del patrimonio librario, soprattutto in contesti storici difficili come la Seconda Guerra Mondiale. Curato da Silvia Corsi, Lucia D’Alessandro e Léa Vagner, il volume nasce nell’ambito del progetto “Progetto Sophia. Donne verso la Bellezza A.P.S.” e si propone di raccontare storie di donne che, tra passato e presente, hanno dedicato la loro vita alla tutela della cultura.
VIDEO: (“Donne che salvano i libri”: un viaggio tra storia e impegno culturale)
Il libro è suddiviso in due parti: la prima racconta le vicende di tre figure storiche che, durante la Seconda Guerra Mondiale, si sono battute per salvare il patrimonio librario napoletano. Tra queste, spiccano i nomi di Maria Giuseppina Castellano Lanzara, attiva presso la Biblioteca Universitaria, Maria Bakunina, legata all’Accademia Pontaniana, e Guerriera Guerrieri, figura centrale della Biblioteca Nazionale di Napoli. La seconda parte raccoglie testimonianze contemporanee di bibliotecarie e responsabili di istituzioni librarie napoletane che ogni giorno lottano per mantenere viva la memoria attraverso i libri. In occasione della presentazione del libro, abbiamo avuto l’opportunità di dialogare con una delle curatrici, Silvia Corsi, per approfondire il valore di questa iniziativa e comprendere il messaggio di speranza e resistenza che il volume trasmette.
di seguito l’intervista a Silvia Corsi:
1. Come è nato il progetto editoriale ‘Donne che salvano i libri’ e qual è stato il vostro obiettivo principale?
Silvia Corsi: “Donne che salvano i libri nasce dalla scoperta di tre figure femminili che durante la Seconda Guerra Mondiale salvarono letteralmente il patrimonio librario di Napoli e della Campania ma anche respirare aria di quegli stessi vicoli e strade di Napoli, ieri come oggi. Sono figure quasi sconosciute sia a livello locale che nazionale, ma meritano grande attenzione. Volevamo mettere nero su bianco la loro storia e affiancarla alle interviste a quattro dirigenti attuali o recenti delle biblioteche napoletane, per confrontare le difficoltà del passato con quelle attuali. L’obiettivo era far conoscere queste figure eccezionali e stimolare un dibattito sul ruolo delle biblioteche oggi.“
2. Qual è stata la sfida più grande nel raccontare le vite di queste tre donne?
Silvia Corsi: “La sfida più grande è stata valorizzare i caratteri molto diversi di queste tre figure, accomunate da un grande amore per il libro e per la cultura, ma con modalità diverse di affrontare la violenza della guerra. Guerriera Guerrieri, ad esempio, ha trasportato materiali preziosi in luoghi sicuri, mentre Maria Giuseppina Castellano Lanzara ha mantenuto la biblioteca aperta per preservare la vita culturale. Mettere in rilievo queste differenze è stato il nostro obiettivo.”
3. Quanto è stato difficile recuperare le testimonianze storiche relative al loro operato durante la Seconda Guerra Mondiale?
“Non è stato particolarmente difficile perché il materiale esisteva già, ma poco conosciuto. Guerriera Guerrieri, ad esempio, ha lasciato un diario di guerra dettagliato, mentre Maria Giuseppina Castellano Lanzara ha scritto un breve diario postbellico molto intenso. Era necessario solo collegare questi documenti e mettere in relazione queste figure.”
4. Quali sono le maggiori difficoltà che le bibliotecarie di oggi affrontano nel preservare il patrimonio librario?
“Oggi la sfida più grande è la mancanza di personale, anche nelle biblioteche più importanti come quella Nazionale. Inoltre, la digitalizzazione pone interrogativi sulla conservazione dei libri cartacei. C’è anche una crescente indifferenza delle istituzioni verso il ruolo delle biblioteche come centri di rigenerazione sociale.“
5. Ci sono delle analogie tra le sfide affrontate dalle donne del passato e quelle contemporanee?
“Le modalità con cui affrontano le difficoltà sono simili, nonostante i contesti diversi. Durante la guerra, le bibliotecarie combattevano le devastazioni, oggi lottano contro la carenza di risorse. Ma lo spirito di dedizione alla cultura resta lo stesso.”
6. Dove è possibile acquistare il libro e come saranno organizzate le prossime presentazioni?
“Il libro è disponibile presso la sede dell’associazione Progetto Sophia, in via San Giovanni Maggiore Pignatelli a Napoli, e può essere richiesto anche via email a progettosophia@gmail.com al costo di 8 euro.”
Intanto martedi 13 maggio ore 18.30 al Caffè Letterario de L’Identitario si terrà proprio la presentazione con le autrici

“Donne che salvano i libri”: un viaggio tra storia e impegno culturale
CLICCA QUI PER SOSTENERE IL QUOTIDIANO L’IDENTITARIO