L’Università degli Studi di Napoli Federico II spegne 801 candeline e lo fa con un ricco programma di celebrazioni che unisce tradizione e futuro, nel segno di una storia che ha plasmato non solo Napoli ma l’intero pensiero europeo. Fondata nel 1224 per volere dell’imperatore svevo, è considerata la più antica università laica del mondo, simbolo di un sapere libero e accessibile. Mercoledì 4 giugno, l’ateneo ha celebrato questo importante traguardo con la terza edizione della “Giornata dello Studente Federiciano”, svoltasi al mattino nella sede di via Partenope: un momento interamente dedicato alle nuove generazioni, con attività, incontri e occasioni di confronto, per sottolineare il ruolo centrale dello studente nella vita universitaria. Nel pomeriggio, alle ore 15, l’Aula Magna Storica ha ospitato la cerimonia ufficiale “801 anni di saperi”, introdotta dal Rettore Matteo Lorito e impreziosita dalla proiezione del cortometraggio Federico II, diretto da Alessandro Rak, già noto per le sue produzioni d’animazione visionarie e poetiche.

Tra i protagonisti dell’evento anche Amedeo Manzo, presidente della BCC Napoli, figura centrale nel panorama economico e culturale partenopeo. Il suo intervento ha sottolineato il legame profondo tra l’università e il territorio, nonché l’importanza di investire nel patrimonio scientifico e umano dell’ateneo come motore di sviluppo e coesione sociale. La celebrazione cade in un anno simbolico per la città, che nel 2025 festeggia anche i 2500 anni di storia di Napoli, rinsaldando così l’alleanza tra la città e il suo Ateneo più illustre. Un legame indissolubile che continua a generare sapere, cultura e identità, e che guarda al futuro con la stessa forza visionaria con cui nacque più di otto secoli fa.