“La legalità rappresenta il fondamento del nostro operato, il valore al centro di ogni nostra iniziativa, la premessa delle attività delle nostre BCC, con la consapevolezza del nostro determinante ruolo sociale oltre che economico per le comunità”. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione Amedeo Manzo all’assemblea annuale dei soci degli istituti aderenti alla Federazione delle Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania e Calabria che unisce 15 banche con 230 sportelli, di cui undici insediati nelle regioni contigue del Lazio e della Basilicata, presenti in 165 Comuni, in 90 rappresentano la sola presenza bancaria. I soci cooperatori sono oltre 63.000, stabili rispetto allo scorso anno, mentre i dipendenti sono 1.578 ed i clienti sono oltre 396.000. La raccolta è di oltre 8 miliardi con una crescita del 5,79%, mentre la raccolta indiretta è di circa euro 2 miliardi, in crescita rispetto allo scorso anno del 13,38%. Gli impieghi netti (prestiti) ammontano a circa 4,8 miliardi di euro con una crescita dell’1,14%. Un sostegno importante al settore produttivo con oltre 3 miliardi di finanziamenti, mentre 1,5 miliardi sono state erogati alle famiglie.
L’utile rilevato nel 2024 va oltre i 90 milioni di euro.
Sono dati che confermano le BCC ancora più solide e necessarie per rafforzare la prossimità alle comunità.
“Dati che vanno oltre le aspettative” – afferma Manzo, Presidente della Federazione delle Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania e Calabria all’annuale assemblea dei soci che si è svolta presso il Centro congressi dell’Università Federico II di Napoli per tracciare il lavoro svolto e gli obiettivi futuri.
L’impegno sviluppato nei confronti dei giovani e particolarmente dei giovani soci è stato notevole nello scorso anno con il finanziamento di un Master realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II e il progetto “Aree interne” per contribuire a costruire una nuova imprenditorialità oltre che per incentivare i giovani all’impresa e alla coprogettazione nelle aree a rischio spopolamento; un progetto realizzato con la collaborazione delle BCC Montepruno e Mediocrati, Università di Salerno e della Calabria e NeXT nuova economia per tutti. Sono solo alcune delle iniziative che la Federazione ha posto in essere per rispondere alla missione sociale delle BCC.
Ma anche gli aspetti della proporzionalità e della necessità di una maggiore presenza nelle comunità sono stati al centro della relazione del presidente Amedeo Manzo tenuta dopo i saluti istituzionali di Matteo Lorito, Rettore Università degli Studi di Napoli Federico Il, Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli, e Marco Minicucci, Generale di Corpo d’Armata Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden”.

Al centro del dibattito vi è stato il nuovo sviluppo delle regioni Campania e Calabria. Le evidenze prodotte nella relazione del Governatore della Banca d’Italia mettono in evidenza il potenziale di sviluppo per queste due regioni e per tutto il Mezzogiorno. Una crescita che può accompagnare la trasformazione delle produzioni del sud Italia. Per tale motivo la Federazione ha nei prossimi progetti quello di rafforzare ulteriormente le connessioni con Regioni, Università, associazioni imprenditoriali, associazioni del Terzo settore. “Essere costruttore di connessioni di reti per realizzare cooperazione per lo sviluppo del Mezzogiorno. Le Banche di Credito Cooperativo della Campania e della Calabria sono pronte a svolgere il proprio ruolo” – ha proseguito il presidente Amedeo Manzo sottolineando “la convergenza nelle azioni delle Capogruppo insieme alla banche per quanto riguarda i dati positivi e quello di coordinamento da parte della Federazione che sta offrendo nuove opportunità come punto di riferimento delle comunità. In tal senso va sottolineata l’importanza della collaborazione con Svimez per comprendere anche con i dati statistici e documentali il ruolo del credito cooperativo nello sviluppo socio economico delle nostre aree e la direzione positiva che il nostro lavoro sta offrendo alle economie locali sia in termini di produttività e di occupazione che di attrattività degli investimenti“. Il vicepresidente vicario Nicola Paldino ha sottolineato: “I fondi del PNRR sono di fondamentale importanza per rafforzare la rete infrastrutturale della Campania e della Calabria e le nostre BCC stanno offrendo tutto il supporto necessario alla realizzazione dei progetti. Inoltre, accompagniamo la crescita dei Giovani Soci che sono un motore di sviluppo. le enormi potenzialità energetiche delle nostre regioni ci consentiranno di supportare i data center che saranno fondamentali per lo sviluppo di tutte le potenzialità offerte dall’Intelligenza Artificiale. Da qui potranno arrivare anche progetti utili per il Credito Cooperativo del futuro”.
Sono intervenuti Mauro Pastore, Direttore Generale ICCREA Banca, Giuseppe Di Forti, Consigliere di Cassa Centrale Banca, Alessandro Azzi, Presidente Fondazione Tertio Millennio ETS, Francesco Sagarese, Rappresentante dei Giovani Soci della Campania e della Calabria, Teresa Fiordelisi, Presidente iDEE Associazione delle donne del Credito Cooperativo, Augusto dell’Erba, Presidente Federazione Italiana delle Banche Credito Cooperativo – Cr. Per l’approvazione del bilancio era presente il presidente del collegio sindacale Mariella Rutigliano. Tra le numerose personalità c’erano anche Presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo e la Direttrice della sede di Napoli della Banca d’Italia Daniela Palumbo.
Infine una notazione del presidente Manzo “sulla spinta ideale che grazie anche alle novità che Papa Leone XIV riprendendo la Rerum novarum di Leone XIII ci sta offrendo per essere banche sempre più partecipi della vita sociale, nostro riferimento di lavoro che in questi anni abbiamo cercato di sviluppare attraverso nuovi modelli di azione che garantiscano maggiori e più efficienti opportunità attraverso una democrazia delle opportunità e il principio del giusto vantaggio per le banche che vada nella direzione della equità e allo stesso tempo una adeguata efficienza con un sempre più basso tasso di sofferenza di famiglie e imprese nel rapporto con le banche”.
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