“Un paradosso tutto campano: i medici del 118, quelli che arrivano per primi quando c’è da salvare una vita, non hanno ancora accesso ai dati clinici del paziente. Una vergogna che dura da troppo tempo, nonostante una mozione approvata in aula oltre un anno fa. Cosa sta aspettando la Regione?” È con queste parole che la consigliera indipendente Marì Muscarà torna ad attaccare la Giunta De Luca, con un’interrogazione formale a risposta scritta, depositata il 9 luglio, sul mancato accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) da parte dei medici dell’Emergenza Sanitaria Territoriale.
Una richiesta chiara, quella già approvata con mozione il 14 febbraio 2024, 1 anno e mezzo fa, che avrebbe dovuto permettere ai medici del 118 di accedere in tempo reale alla storia clinica dei pazienti, ai referti, alle allergie, ai farmaci in uso. “Uno strumento fondamentale – spiega Muscarà – per intervenire in modo tempestivo e consapevole, soprattutto in casi drammatici dove ogni secondo è decisivo.”
La consigliera denuncia inoltre il silenzio istituzionale nonostante le ripetute sollecitazioni da parte dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” e di tanti operatori sanitari. “È gravissimo che in una Regione dove la sanità è già al collasso, si ignorino anche le soluzioni semplici e già operative in altre regioni italiane. Questo è un danno non solo per i medici ma per tutti i cittadini”.
Con l’interrogazione, Muscarà chiede alla Giunta regionale di chiarire:
- Perché, ad oggi, non sia ancora stato garantito l’accesso al FSE per i medici del 118;
- Quali siano i tempi previsti per l’attuazione di questo diritto;
- Quali siano gli eventuali ostacoli tecnici o normativi che ne impediscono l’attuazione.
“Dove sono finiti i buoni propositi sulla sanità digitale e sulla medicina d’urgenza? Non si può parlare di innovazione mentre si privano i medici di strumenti essenziali. Il tempo delle scuse è finito: la Regione dia risposte immediate.”