Pozzuoli torna al centro del dibattito per le nuove perforazioni geotermiche annunciate ad Arco Felice , dove sarebbero in programma altri due pozzi sperimentali. La notizia ha immediatamente riacceso timori e polemiche in una delle aree vulcaniche più delicate al mondo, la caldera flegrea, già da tempo sotto osservazione per il bradisismo e l’intensificarsi delle scosse sismiche.
La vicenda non è nuova. Già quattro anni fa un progetto analogo – il cosiddetto Geogrid – fu bloccato a seguito delle forti preoccupazioni dei cittadini e dell’intervento del sindaco di Pozzuoli, che decise di sospendere l’iniziativa dopo che anche l’ INGV aveva espresso un parere netto: le trivellazioni geotermiche, in territori fragili come quello flegreo, possono aumentare il rischio sismico. Nonostante lo stop, la sperimentazione costò alla Regione Campania quasi quattro milioni di euro , spesi senza che si ottenessero risultati concreti. Oggi il copione sembra ripetersi. La Regione ha dato via libera a un nuovo tentativo, suscitando la dura reazione della consigliera indipendente Marì Muscarà , da tempo in prima linea su questo tema. “È incredibile – ha denunciato – che si continua a giocare con la sicurezza di un territorio che l’ONU considera tra i tre vulcani più pericolosi al mondo. I cittadini non sono cavie da laboratorio.” La consigliera ha ricordato anche il precedente di Strasburgo , dove nei primi anni Duemila un progetto simile venne sospeso per sempre dopo che un terremoto fu collegato alle trivellazioni. “Se lì ferma hannoto tutto, perché qui invece si insiste?”, è la domanda che Muscarà si rivolge agli amministratori locali e nazionali.
Sul caso si è espresso anche il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo , che negli anni ha più volte messo in guardia sui rischi legati a questo tipo di sperimentazioni. Una posizione condivisa da gran parte della comunità scientifica, che invita a non sottovalutare la pericolosità del sottosuolo flegreo. Mentre cresce l’apprensione tra i residenti, resta aperto l’interrogativo: è davvero utile e sicuro puntare sulla geotermia in un territorio che vive già quotidianamente con il peso del rischio vulcanico e sismico? Oppure si tratta dell’ennesima operazione che rischia di tradursi solo in spreco di denaro pubblico e nuove paure per i cittadini ?