Home Attualità Elezioni regionali? Senza una classe politica radicata non c’è futuro

Elezioni regionali? Senza una classe politica radicata non c’è futuro

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Rubrica l’Indipendentista a cura di Stefano Bouché
In vista delle prossime elezioni regionali in Campania, e più in generale in tutto il Sud, credo sia arrivato il momento di chiarire un concetto fondamentale: non conta se un candidato proviene da destra o da sinistra. L’ideologia è un tema successivo, che può venire dopo. Ciò che conta davvero è il radicamento sul territorio.

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Un politico che non conosce il suo territorio, che non lo vive ogni giorno, che non ne respira le difficoltà e non ne raccoglie le speranze, non potrà mai rappresentarlo. È questa la differenza tra la politica fatta di slogan e quella fatta di sostanza. “Memoria, orgoglio e riscatto” non è solo un motto neoborbonico: è una visione che dovrebbe appartenere a chiunque si candidi a guidare il Sud. Perché senza memoria non si costruisce nulla, senza orgoglio si rimane subalterni, e senza riscatto non si restituisce dignità a una terra che ha già dato troppo e ricevuto poco.

Più i nostri politici saranno orgogliosi delle proprie radici e profondamente legati al tessuto sociale delle città e dei paesi, più saranno incorruttibili. È l’appartenenza a un territorio che rende un uomo o una donna liberi da condizionamenti esterni, ed è l’amore per la propria comunità che impedisce di piegarsi ai compromessi. Il Sud ha bisogno di politici che conoscano la propria storia e il proprio presente. Solo così potremo immaginare un futuro politico all’altezza delle sfide che ci attendono.

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