Home Comunicati Stampa A Napoli nasce il coordinamento per la Difesa della pace: “Basta massacri...

A Napoli nasce il coordinamento per la Difesa della pace: “Basta massacri in Palestina”

BCC
BCC

Napoli si conferma ancora una volta crocevia di cultura, spiritualità e impegno civile. Proprio dal cuore della città, nella storica piazza del Grande Archivio, prende vita un’iniziativa che vuole rompere il silenzio di fronte a una delle più gravi tragedie del nostro tempo: la carneficina in Palestina.
Il Coordinamento per la Difesa della Pace nasce dall’unione di associazioni, movimenti civici e personalità provenienti da mondi diversi – dal volontariato al giornalismo, dalla cultura alle realtà religiose – con un obiettivo preciso: dare voce a chi rifiuta la logica della guerra e chiede a gran voce giustizia per le vittime innocenti.

Pubblicità
l'-ecommerce del Sud Italia

Al Coordinamento aderiscono sigle come il Centro di Iniziativa Meridionale, Unità Mediterranea, Insorgenza, Sud e Civiltà, la Chiesa Valdese di Napoli, insieme a circoli sportivi, associazioni culturali e comitati civici. Ma ci sono anche nomi di rilievo che hanno deciso di impegnarsi personalmente, come Anna Rea, ex segretario generale Uil Campania, e Lucio Baglio del gruppo SAE.

“Non ci sono barriere né politiche né religiose – sottolinea Paolo Pantani, vicepresidente del Centro Studi Regione Mezzogiorno Mediterraneo Eu-med – siamo ecumenici, uniti dalla sola volontà di fermare il massacro”. Il Coordinamento richiama con forza la definizione di genocidio sancita dall’ONU nel 1948: qualsiasi atto volto a distruggere un popolo, in tutto o in parte. Dalle gravi lesioni fisiche e mentali al trasferimento forzato di bambini, la lista dei crimini che oggi si consumano sotto gli occhi del mondo rientra drammaticamente in quella definizione.

“Di fronte a questa tragedia – si legge in una nota – il silenzio e l’inazione dei governi, che pure avrebbero dovuto mezzi e responsabilità per fermare la spirale di violenza, generano sgomento e indignazione. Per questo la società civile deve farsi carico di un impegno concreto, favorendo la richiesta di giustizia e pace diventi pressione morale e politica”.
Il Coordinamento ha già fissato alcuni punti cardine della propria azione:

  • organizzare iniziative pubbliche di informazione e sensibilizzazione;
  • creare spazi di confronto tra culture e religioni;
  • mobilitare l’opinione pubblica con campagne e manifestazioni pacifiche;
  • collaborare con altre realtà associative e internazionali;
  • stimolare un dibattito critico sul ruolo delle istituzioni nella costruzione della pace.

    Il primo appuntamento pubblico è fissato per giovedì 11 settembre alle 18:00, presso la Chiesa di Santa Maria Stella Maris, in piazza del Grande Archivio a Napoli. Un luogo simbolico, che da sempre accoglie esperienze diverse, diventa così il punto di partenza per un cammino collettivo.

Un cammino che parte da Napoli, ma che guarda al mondo intero: perché il diritto alla vita, alla dignità e alla pace non conosce confini.

Pubblicità
Il Seggio del Popolo - Locanda
l'-ecommerce del Sud Italia