Home Attualità Dal Web THOUSAND MADLEENS E FREEDOM FLOTILLA: AGGIORNAMENTI DAL TEAM LEGALE ADALAH

THOUSAND MADLEENS E FREEDOM FLOTILLA: AGGIORNAMENTI DAL TEAM LEGALE ADALAH

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Comunicato stampa
Questa mattina, 9 ottobre 2025, gli avvocati di Adalah hanno partecipato a oltre 50 udienze presso il tribunale interno alla prigione di Ktzi’ot, dove sono detenuti numerosi partecipanti alla missione della Freedom Flotilla. Gli avvocati hanno potuto anche visitare diversi altri prigionieri, continuando a ricevere segnalazioni di comportamenti aggressivi e violenti da parte delle autorità israeliane, sia durante che dopo l’intercettazione illegale delle imbarcazioni. Le condizioni di detenzione restano estremamente precarie: accesso limitato all’acqua potabile e, in alcuni casi, maltrattamenti fisici e verbali.

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Le udienze sono iniziate senza la presenza degli avvocati difensori e, al momento, più di 20 persone tra i detenuti non hanno ancora potuto incontrare i propri legali, in palese violazione del diritto di difesa. Diversi partecipanti, tra cui parlamentari di vari Paesi, sono già stati deportati (immunità parlamentare ndt).

Adalah ha inoltre rappresentato oggi davanti al Tribunale della Magistratura di Ashkelon tre partecipanti con cittadinanza israeliana (alcuni con doppia nazionalità), arrestati e interrogati con l’accusa di “infiltrazione in area militare non autorizzata”. Le autorità avevano richiesto un’estensione della detenzione per altri sette giorni, ma il tribunale ha proposto il rilascio con condizioni restrittive: divieto di ingresso a Gaza per sei mesi, obbligo di presentarsi agli interrogatori su convocazione e una cauzione sospesa di 4.000 NIS (circa 1.060 euro) ciascuno.

I detenuti hanno rifiutato di firmare tali condizioni arbitrarie, basate su accuse false, poiché sono stati di fatto rapiti in acque internazionali, a circa 120 miglia nautiche da Gaza. L’applicazione di questa legge in tali circostanze non ha alcun fondamento legale, nemmeno secondo la legislazione israeliana. In base al diritto internazionale, i partecipanti avevano pieno diritto di dirigersi verso Gaza, e la loro detenzione continua rappresenta una grave violazione dei diritti umani fondamentali. Adalah presenterà ricorso contro questa decisione nelle prossime ore.

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