A Scala, nel cuore della Costiera Amalfitana, si rinnova uno dei momenti più sentiti di spiritualità e identità religiosa del territorio: il pellegrinaggio di Alleanza Cattolica sulle orme di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. L’iniziativa, in programma domenica 26 ottobre, riunirà fedeli, religiosi e cittadini in un percorso che unisce fede, cultura e memoria storica nei luoghi legati al santo fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore.
Il ritrovo è previsto alle ore 9 presso il parcheggio dell’Hotel Villa Giuseppina, da cui partirà la processione verso il Duomo di San Lorenzo. Lungo il cammino sarà recitato il Santo Rosario, momento di preghiera collettiva che accompagnerà i pellegrini fino alla Messa solenne delle 10.30, animata dalla Corale Laurentiana. A seguire è in programma la visita alle antiche cripte del duomo, un luogo carico di storia e simbolismo per la comunità di Scala e per la tradizione redentorista.
Il pellegrinaggio proseguirà poi verso la Grotta di Sant’Alfonso, luogo caro alla devozione popolare, dove si terranno gli interventi istituzionali e spirituali conclusivi. Tra questi, è previsto anche il saluto del Procuratore della Repubblica di Avellino e Reggente Nazionale Vicario di Alleanza Cattolica, Domenico Airoma, che guiderà la riflessione finale sul significato del cammino spirituale intrapreso. Nel pomeriggio, alle 15.30, i partecipanti visiteranno il Monastero delle Suore Redentoriste, dove la Madre Superiora, Suor Maria d’Amato, offrirà una testimonianza diretta sulla vita religiosa e sull’eredità lasciata da Sant’Alfonso.
L’iniziativa, sostenuta dal Comune di Scala, rappresenta un momento di grande valore non solo religioso, ma anche culturale e identitario. La sindaca Ivana Bottone ha ricordato come il paese, il più antico della Costiera Amalfitana, sia “la culla della Congregazione del Santissimo Redentore”, fondata proprio da Sant’Alfonso in questi luoghi intrisi di fede e silenzio.
Il pellegrinaggio, aperto a tutti, vuole essere un invito a riscoprire le radici spirituali del territorio e a ritrovare, nella figura del santo napoletano, un modello di dedizione, umiltà e coerenza. In un tempo in cui la fretta e la distrazione dominano la quotidianità, Scala torna ad essere un punto d’incontro tra memoria e spiritualità, riaffermando il valore di una comunità che si riconosce nella propria storia e nella propria fede.
