In una città che vive di energia, creatività e contraddizioni, il messaggio lanciato dal giornalista e produttore televisivo Gennaro Coppola durante l’apertura della sua campagna elettorale al Gold Tower Hotel risuona come un richiamo al cuore pulsante del Sud: il capitale umano. Oltre un migliaio di persone hanno riempito la terrazza del complesso napoletano per ascoltare parole che non parlano di promesse elettorali, ma di radici, identità e futuro. Accanto a lui, il candidato presidente Roberto Fico, a confermare l’importanza di un progetto che rimetta al centro le persone e non le strutture di potere.
“Se vogliamo una Campania davvero competitiva, dobbiamo ripartire dalla cultura – ha affermato Coppola -. È lì che si costruisce il futuro, si crea occupazione stabile e si alimenta la libertà.”
Una visione che tocca da vicino Napoli, città dove la cultura non è mai stata semplice ornamento, ma strumento di riscatto. Dove la scuola, l’università e le competenze dei giovani non sono un tema da convegno, ma il motore di una rinascita possibile. Ripartire dal “patrimonio umano” significa credere che la napoletanità non è nostalgia, ma energia viva, fatta di talento e comunità. Significa investire nella cultura non come settore, ma come destino.
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