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Regionali Campania, Davide D’Errico col “Manifesto dei giovani e del lavoro” per Fico Presidente

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Evento di chiusura campagna elettorale giovedì 20 novembre alle 20 a Villa Domi

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Tra i temi della candidatura dell’imprenditore sociale classe 1991: lotta alla camorra, recupero degli spazi per la cultura, una legge per famiglie con malattie degenerative e un “prestito di cittadinanza” per i giovani per acquistare la prima casa in regione

«C’è una nuova generazione che ha deciso di restare qui, combattere e costruire un mondo nuovo e migliore, nonostante la politica li ignorasse. è la generazione che ha riaperto chiese e beni confiscati, che ha trasformato piazze di spaccio in campi da calcio, che ha realizzato startup innovative e progetti ad alto impatto sociale. Questa generazione oggi chiede spazio!»

Davide D’Errico, candidato alle elezioni regionali nella lista “Fico Presidente” chiude giovedì la campagna elettorale giovedì 20 novembre alle ore 20 con un evento a Villa Domi (Salita Scudillo, 19 – Napoli).

La sua proposta è contenuta nel Manifesto dei giovani e del lavoro. «In questa regione, in questa città, si parla di giovani sempre meno e quasi sempre dopo episodi violenti, come se il tema dei giovani si riassumesse tutto e solo lì. E noi siamo qui per dire che gli spazi delle nostre città – inclusi gli spazi di questa piazza – non sono gli spazi violenza, degli spacciatori, del degrado, dei camorristi. La città è dei cittadini per bene, delle attività commerciali che rispettano la legge, dei bambini, degli studenti».

Imprenditore sociale, classe 1991, D’Errico si è reso più volte protagonista realizzando progetti di legalità, innovazione sociale e rigenerazione urbana, come il Vicolo della Cultura in bene confiscato alla Sanità e Puteoli Sacra, il primo sito culturale italiano gestito da giovani usciti dal carcere minorile.

Nipote di Lucio D’Errico, vittima innocente di camorra, ha trasformato il dolore in impegno civile, dedicando la sua vita a costruire opportunità per chi parte in posizioni di svantaggio.

Sette i punti del Manifesto redatto a più mani da giovani attivisti, impegnati nella lotta anticamorra, più una proposta sul tema “Progetto di vita individuale per i giovani con disabilità”, consegnato al candidato alla presidenza della Regione Campania. Un documento aperto, partecipato e accessibile a chiunque, la cui prima pagina è stata lasciata bianca per raccogliere le proposte di chiunque abbia un’idea, un dolore da condividere, un bisogno comune da far emergere. “Un obiettivo. Aprire, anzi spalancare, le porte della Regione alle nuove generazioni”, si legge nel testo pubblicato online.

Tra i temi principali: la cultura della lotta alla camorra, il recupero degli spazi per la cultura, una legge per famiglie con malattie degenerative, il taglio delle tasse regionali per i lavoratori con figli  e un “prestito di cittadinanza” per i giovani.

“La Campania è una Regione anticamorra”. Recita il primo punto. E propone tra le attività da mettere in campo: La Regione deve costituirsi parte civile in tutti i processi di camorra e nei processi in cui vi sono vittime innocenti di reato violento; Il recupero e il rilancio di tutti i beni confiscati in Campania in 10 anni con finanziamento della BEI; Un piano “Zone  a camorra azzerata” per i Comuni sciolti

Il secondo e terzo punto riguardano l’azzeramento dell’IRPEF regionale ai lavoratori con figli per i primi 3 anni e un contributo 1.200 euro al mese per tutti i giovani impegnati in tirocini abilitanti obbligatori. E ancora, finanziamenti “Resto in Campania” per chi apre una startup destinata a tutti coloro abbiano meno di 35 anni con un progetto innovativo ad esclusione di settori di ristorazione e Bed & Breakfast.
 

Quinto punto è prevedere un “Prestito di cittadinanza” per chi compra la prima casa in Campania: un meccanismo di fideiussione bancaria regionale che permetta ai giovani lavoratori residenti in Campania di accedere più facilmente ai mutui per l’acquisto della prima casa ad uso abitativo. “Un piano ambientale per le comunità energetiche, la riforestazione, il verde urbano e il ciclo integrato dei rifiuti” è il sesto punto

L’ultimo punto è dedicato alla proposta di legge regionale per le famiglie che vivono malattie degenerative, fondata su quattro pilastri: Registro regionale delle malattie degenerative; Reddito di cura; Accesso facilitato al lavoro e alla flessibilità; Sostegno psicologico gratuito e farmaci salvavita.

«Papà è il mio eroe e sta affrontando con coraggio il declino di una terribile malattia degenerativa. La sua malattia mi ha segnato molto. Mi ha fatto sprofondare nel dolore. Ma mi ha anche ispirato tanto. Soprattutto, mi ha fatto capire che le malattie degenerative non sono solo le malattie del malato, ma di tutta la famiglia. Un giorno, sogno di poter contribuire a scrivere una legge su questo per le famiglie dei malati degenerativi».

Infine, si chiede alla Regione Campania di accelerare immediatamente l’attuazione della Legge 227/2021, che sancisce il diritto al progetto di vita individuale per le persone con disabilità, attraverso un Piano operativo triennale che garantisca: Attuazione integrale del “Progetto di vita individuale”; Fondo regionale dedicato; Supporto alle famiglie e ai caregiver; Rete territoriale e monitoraggio trasparente

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