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Lo scandalo del parcheggio mai aperto al Maradona: 5000 posti auto sotterranei abbandonati da Italia ‘90

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Una cattedrale sotterranea nel deserto urbano. È così che può essere descritto il gigantesco parcheggio sotto lo Stadio Maradona, costruito per i Mondiali di Italia ’90, mai entrato in funzione. Un’opera da oltre 20 miliardi di lire dell’epoca, capace di contenere 5.000 auto, rimasta inutilizzata per oltre trent’anni mentre in superficie regnano caos, parcheggiatori abusivi e degrado.

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A denunciare l’assurdità della situazione è stato un cittadino in un video diventato virale, che mostra le condizioni dell’area: motorini sparsi ovunque, auto in seconda fila, parcheggiatori abusivi che lucrano indisturbati sugli eventi sportivi e musicali. Il tutto con la beffa di un parcheggio sotterraneo completamente agibile, chiuso e abbandonato a sé stesso.

Secondo quanto riportato da Fanpage, l’opera rientra nel famigerato “Piano parcheggi” degli anni ’80-’90, diventato un pozzo senza fondo per il Comune di Napoli. Dopo oltre tre decenni, oggi si parla di una timida intenzione di riattivare l’area, ma nulla di concreto è stato ancora fatto. Il parcheggio, affidato a soggetti privati attraverso convenzioni opache, è rimasto preda dell’incuria e dell’inerzia amministrativa.

“Vedete questo spiazzo?”, dice Max Grillo, di figli del Sud nel video, indicando l’area. “Ci vanno 5000 macchine, e invece lasciamo tutto in mano ai parcheggiatori abusivi. Lo capite o no che basterebbe aprire questo parcheggio e dare lavoro vero a delle persone?”. Parole semplici, dirette, che fotografano l’assurdità del caso.

Nel frattempo l’assessore alle Infrastrutture si limita a dichiarazioni di rito, mentre il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis si è più volte lamentato della situazione, chiedendo una gestione più moderna ed efficiente della zona. Eppure, nulla cambia.

Il Maradona, da tempio del calcio a simbolo di abbandono

Lo stadio, una volta tempio delle emozioni calcistiche, è oggi anche il simbolo di un fallimento urbanistico. Le infrastrutture attorno allo stadio – dai trasporti ai parcheggi – sono ferme al secolo scorso. I tifosi arrivano in massa e si ritrovano in trappola, tra multe, traffico e taglieggiatori di strada.

Serve una svolta, non un’altra promessa

Oggi più che mai, con eventi sempre più frequenti e le piogge torrenziali che causano allagamenti in superficie, è necessario agire. Riaprire quel parcheggio significherebbe decongestionare il traffico, riportare legalità e – perché no – creare lavoro stabile.

Ma finché a regnare sarà la rassegnazione e l’inerzia, il parcheggio del Maradona resterà il monumento perfetto all’Italia che costruisce, spende, ma non inaugura mai.


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