Home Attualità Dal Web Da provincia di Terra di Lavoro, a Provincia di LATINA e Frosinone?

Da provincia di Terra di Lavoro, a Provincia di LATINA e Frosinone?

BCC
BCC

di Giuseppe Giunto Rubrica l’Indignato
La Provincia di Terra di Lavoro era un territorio enorme, forse il più grande del periodo preunitario, comprendeva territori del basso Lazio, parte del Molise e della Campania. Era la quinta provincia su quindici per estensione del Regno Borbonico, era formata da cinque distretti: Caserta, Nola, Gaeta, Sora, Piedimonte d’Alife. La popolazione era seconda per numero di abitanti, solo a quella di Napoli. Il Circondario di terra di Lavoro era così formato: 192 comuni, 5.258 km² di territorio una popolazione di 868.000 abitanti. Gli abitanti di Terra di Lavoro appresero con sgomento e incredulità la decisione del Governo Fascista, di modificare la geografica politica del territorio, una decisione assolutamente impopolare e ritenuta penalizzante, tuttavia la subì in silenzio. Tutti conosciamo la Città di Gaeta, le cittadine di Minturno/Scauri, Formia (nata nel 1862 dall’unione di Castellone e Mola di Gaeta) Itri, Fondi, Campodimele, Norma, Prossedi, Roccasecca del Volsci, San Felice Circeo tutte cittadine che si trovarono da un giorno all’altro ad essere provincia di una città diversa, in una Regione diversa. Inoltre Frosinone, con le cittadine di Sora, Arpino (città di Cicerone) e Roccasecca (che si contende con Aquino le origini di San Tommaso) San Germano (ribattezzata Cassino nel 1863) ecc.. tutte queste cittadine le conosciamo, ci sono familiari perché fanno parte della nostra storia, della nostra cultura, sono parte della nostra identità territoriale. Ancora oggi sentiamo nel loro accento qualcosa di familiare, che richiama il napoletano, ma che si trovano in un’altra Regione, in un altro territorio. Molte delle città, e comuni della Provincia di Latina e di Frosinone, appartenevano al Circondario di Terra di Lavoro, avevano come capoluogo la città di Caserta. Questo cambiamento si è avuto con il Riordinamento delle circoscrizioni provinciali, R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1. / G.U. di pubblicazione: 11 gennaio 1927, n. 7 voluto da un governo dittatoriale, che stabiliva un ridimensionamento; La legge voluta dal Governo Dittatoriale Fascista recitava cosi: Ritenuta la necessità urgente ed assoluta di provvedere al riordinamento delle circoscrizioni provinciali per meglio adeguarle alle esigenze dei servizi; Quindi: Udito il Consiglio dei Ministri; Sulla proposta del Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato e Ministro Segretario di Stato per gli affari dell’interno…. con 13 articoli di cui si compone questa legge si cancellava un territorio per ingrandirne un altro, senza neanche tenere conto dell’opinione pubblica, si creava qualcosa che non esisteva, si sradicava l’appartenenza a un territorio, per crearne uno nuovo. Come la città di Latina, una città creata dopo la bonifica dell’Agro Pontino, il 18 dicembre 1932 col nome Littoria. Questa legge fascista si rifaceva allo Statuto Albertino. In base allo Statuto albertino “le istituzioni comunali e provinciali e la circoscrizione dei Comuni e delle Province sono regolate dalla legge”. Nel Regno di Sardegna, la Provincia non esisteva in origine, era una ripartizione territoriale statale. Intorno al 1840 nasce la Provincia. La Provincia si caratterizza come ente intermedio tra il Comune e lo Stato, la figura del Prefetto, che rappresenta il Governo, controlla la molteplicità delle istituzioni ereditate dagli stati preunitari. Il 2 gennaio 1927 rappresenta la morte di un territorio, con regio decreto, Vittorio Emanuele III di Savoia sopprime (caso unico in Italia) sette secoli di storia. Terra di Lavoro fu diviso tra le allora province di Roma, Frosinone, Campobasso, Benevento e Napoli, dovendo quelle di Littoria (poi Latina) e Isernia ancora sorgere. Dei 192 comuni che la componevano, 102 passarono alla provincia di Napoli, 16 a Benevento, 7 ad Avellino, 15 a Roma e 52 a Frosinone. Il territorio afferente all’attuale provincia di Caserta, in particolare, fu diviso tra quelle di Benevento e di Napoli.

Pubblicità
l'-ecommerce del Sud Italia

Con decreto datato 11 giugno 1945, n. 373, Umberto II di Savoia ripristinò la provincia ma con una nuova denominazione: Provincia di Caserta, si perde così non solo l’antico nome Terra di Lavoro ma anche metà del territorio che la costituiva.

Pubblicità
Il Seggio del Popolo - Locanda
l'-ecommerce del Sud Italia