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Siamo tutti Fratelli di una grande umanità, con i nostri popoli e la nostra identità

Il Seggio del Popolo - Locanda

Una valigia, un biglietto aereo e tanta curiosità. Un cellulare ed un Pc con una buona connessione ed il lavoro non si ferma, anzi, migliora.
Più viaggio e più mi rendo conto di quanto siamo piccoli e spesso, mentre noi pensiamo di vivere i mali del mondo, in quel mondo la fuori c’è chi i mali li vive veramente, vale per la vita privata come per la società. Più viaggio però e più mi rendo conto di quanto siamo fortunati ad essere nati in uno dei posti più belli del mondo, ma soprattutto siamo più radicati di quanto ci sembra, almeno rispetto ad altri popoli che difficilmente parlano della propria città come di casa propria. Tantissimi popoli nel mondo hanno subito guerre e conquiste, pochi hanno perso la memoria come il nostro però.

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E mentre nel mondo le città vanno avanti ed i loro cittadini vivono individualmente la loro vita qualsiasi cosa succede, a Napoli invece viviamo la città e la trattiamo come una madre: c’è la nostra famiglia, ci sono gli amici ma c’è anche la città, la nostra terra, tanto da sentirci in colpa se succede un qualcosa che non abbiamo causato noi, non è una situazione che si trova molto in giro.

Pensavo fosse scontato per tutti i popoli ma, non è cosi. Ecco anche perchè la curiosità mi porta a voler conoscere sempre di più i “pochi” popoli rimasti radicati alle proprie città, alla propria terra, nonostante i danni fatti da quei popoli occidentali che hanno colonizzato mezzo mondo. Così, sempre di più sto capendo cosa significa L’identitario, il progetto e quotidiano indipendente che con alcuni amici fraterni, stiamo portando avanti, con i suoi obiettivi, per dare voce a Napoli, al Sud ma anche a quei popoli che possono ancora definirsi tali.
Non so fare altro, non posso pensare di fare altro. In questi giorni ho
conosciuto a Miami dei Cubani che mi hanno raccontato i tantissimi disagi che Cuba vive, non per colpa dei cubani i quali cercano di resistere contro una superpotenza che li vuole sempre più sottomessi. Acqua, benzina, energia, con il contagocce. Attualmente Cuba sopravvive con i soldi dei suoi emigranti a Miami ed in altre parti d’America e del mondo, una ‘isolata’, piccola enorme resistenza.
Siamo tutti fratelli di una grande umanità!

(Emilio Caserta)
www.lidentitario.com

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