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In Punta di Baionetta di Giuseppe Gangemi

Il Seggio del Popolo - Locanda

L’opinione di Maria Rosaria De Rito

In punta di baionetta di Giuseppe Gangemi, Giuseppe Gangemi è stato Professore Ordinario dell’ Università di Padova
Attualmente è Docente Senior. E’ Calabrese! Ha faticato per scrivere questo libro.
Eh sì, fanno resistenza, in Italia, quando si chiedono taluni documenti da consultare
A pagina 62 esordisce, l’autore, raccontando dell’indignazione di Alessandro Barbero, il quale si chiede come sia possibile che la Casa
Editrice Piemme, pubblichi anche libri di Pino Aprile

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Più avanti ci spiegherà meglio, l’autore, che il professore Barbero è fermamente convinto che la “propria parte ideologica abbia diritto ad un controllo del sistema editoriale accademico” (?)
A pagina 84 accenna al volto spietato dei piemontesi verso i soldati duo siciliani, e di come si preoccupino soltanto di nascondere le loro responsabilità.
A pagina 92 (…tenetevi) ci delucida su come Garibaldi vendette (eh sì…) i militari duo siciliani ad un avventuriero/scafista, che li portò a New Orleans…a combattere nella guerra di secessione.
Nella stessa pagina è scritto, anche, come molti siano stati utilizzati per la raccolta della canna da zucchero…..cosa che non volevano più fare i negri.
Dimenticavo, questo programma si chiamò “push and pull” – “spingi e tira”

Nel senso che l’Italia li spinge via….e niente è più convincente che ridurli in miseria e fargli sparare addosso dai carabinieri.
A pagina 97 si fa riferimento alla “rieducazione” o “ammorbidimento” – sforzatevi solo un po’…per capire cosa gli facevano….per farli diventare “soldati del nascente Regno”.

A pagina 109 ci chiarisce che la “resistenza” al nuovo Regno di Italia….è un fenomeno di massa
A pagina 111 si spiega meglio: intere famiglie sono deportate e la dimensione della “resistenza”…agli atti è minimizzata
A pagina 117 ci tranquillizza: i Borbone erano amati. Sono infatti ricordati con affetto da molti discendenti dei loro sudditi di allora, contrariamente a ciò che si dice.
A pagina 118 ci illumina: vogliono essere trattati come prigionieri di guerra e non vogliono giurare fedeltà al nuovo re!
A pagina 171, invece, ci dice che molti muoiono per cause indipendenti al servizio (???)
Infine l’autore conclude…. chiedendo un MONUMENTO ai nostri ero
E io sono d’accordissimo

Dedicato a mio fratello che non ha tempo per leggere – io invece di tempo ne ho e lo impiego con passione, anche per lui ….e dedicato ad Anna, la mia amica, che mi invita ad essere più pacata.
Ma io, al contrario, penso che è sempre troppo poco;
L’ Unità di Italia è stata fatta sulla pelle del Sud.
E ancora continua. Io non sono italiana. Sono del Sud – Calabria – Colonia Interna della Matrigna Italia.

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