Home Attualità Napoli ‘boicottata’ a Natale? Camere occupate per il 40%

Napoli ‘boicottata’ a Natale? Camere occupate per il 40%

Servizi, luminarie, trasporti, eventi, manca tutto in una delle metropoli e capitale europea della cultura

Il Seggio del Popolo - Locanda

Napoli ‘boicottata’ a Natale. Camere occupate per il 40%
Attualmente risultano 3000 strutture libere su quasi 5500 vendibili sui portali di viaggio, voli cancellati o dirottati, con prezzi fino alle stelle.
Non vuoi il turismo per Natale? Basta eliminare le luminarie, niente comunicazione sugli eventi in città, fermare i servizi di trasporto nelle due notti più importanti (ancora in forse), la pulizia delle strade lascia il tempo che trova, ed hai raggiunto lo scopo! E’ stato proprio questo il destino di Napoli di questi giorni natalizi. Dopo il Sold Out dell’8 dicembre (giorno dell’Immacolata) e l’inizio del Natale di San Gregorio Armeno (grazie alla promozione di imprese e cittadini) ed il Capodanno napoletano dove la magia dei fuochi attira turisti da ogni dove, per vedere una città in festa ricoperta da fuochi pirotecnici, tutto il resto è nulla! Oggi 23 dicembre, sabato pomeriggio pre-natalizio, San Gregorio Armeno appariva come l’immagine di copertina.

“Non si può registrare solo per 2 giorni, l’8 dicembre ed il 1 gennaio, il ‘tutto esaurito’, a fronte di una stagione invernale deludente, c’è qualcosa che non va – ha dichiarato il dr. Vincenzo Capozzoli, amministratore di Boundless Housing Srl, società di gestione immobiliare ad uso turistico e presente da dieci anni sul territorio per la promozione turistica-. Il turismo stanziale è ridotto da novembre, ai minimi termini da novembre, ed il turismo mordi e fuggi non giova alla città. Il 60% delle camere occupate nei periodi di vacanze è l’aspettativa minima, qui siamo a poco più del 40% – conclude Capozzoli”.
La cosa assurda è che oggi dovremmo cominciare a parlare di Pasqua, invece, ancora non sappiamo se i trasporti funzioneranno tra due giorni. Napoli è attualmente, l’unica metropoli europea a non avere le luminarie a Natale, altro che “scusate il ritardo”. Per non parlare della mancanza di comunicazione sulle attività da fare a Napoli nel periodo natalizio, la mancata pulizia continua delle strade. Possibile che sia la paura del bradisismo, fomentata dal ‘terrorismo mediatico-politico’ di questi mesi? (il 30% delle disdette a Novembre). Possibile che siano quelle notizie ‘terroristiche’ dal mondo sanitario uguali agli articoli del 2021? Non si sa se è la paura, oppure è semplicemente che Napoli a Natale non sta offrendo quanto potrebbe. Decidere le cose all’ultimo momento non giova a nessuno, a parte a chi ha interessi che la città non cresca!

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