Si è tenuta ieri a Roma, in piazza dei Santi Apostoli, la manifestazione dei ‘Sindaci del Sud’ organizzata dalla Regione Campania, rappresentata dal governatore Vincenzo De Luca, il quale è intervenuto proprio contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco dei fondi di Sviluppo e Coesione: “Siamo qui in una manifestazione istituzionale organizzata dalla Regione Campania e dall’associazione dei comuni per porre questi due problemi: blocco dei fondi coesione e blocco di questa ipotesi di autonomia differenziata che significa spaccare l’Italia in due e significa ovviamente tradire l’unità del paese, noi siamo contro la totale fine del Sud. E’ arrivato il momento di dire basta ad una questione meridionale che va avanti da più di 150 anni”. Queste le parole del governatore che implicitamente, pur cercando ancora una volta l’unione del Paese, ormai non si sa più per quale motivazione, considerando che il Sud è stato trattato come una vittima sotto tutti i punti di vista, ma già per il fatto che riconosca che la questione meridionale sia nata nel 1861, è già una grande vittoria. La storia è cambiata ed a piccoli tratti, proprio grazie all’orgoglio per una grande storia, che alcuni personaggi politici si stanno rendendo conto che quella ‘storia’ purtroppo continua, e dal passato continuano a derubare il Sud nel presente.
“E’ giunta l’ora di fare un’operazione verità – continua De Luca – al Sud arrivano meno risorse per la spesa pubblica, il 25% in meno in spesa sanitaria, con meno posti letto, meno medici. Comincino a sbloccare i fondi di sviluppo e coesione”. Intanto si legge sui social: il deputato Foti sarà querelato per le dichiarazioni rese al tg di Retequattro. La Campania avrebbe speso solo il 24 per cento delle risorse Fsc. È l’ennesima notizia falsa e completamente inventata. Ne risponderà”. E’ questa l’operazione verità che vuole fare De Luca? E’ giusto far pagare anche chi diffama il Sud.
Presente a Roma, anche il Movimento Equità Territoriale: “abbiamo portato in piazza la voce di tutti i cittadini del Sud, che non si stancheranno mai di opporsi allo scellerato progetto di riforma di #Salvini, #Calderoli e del Partito Unico del Nord, che aumenterà le diseguaglianze sociali e affosserà le regioni del Mezzogiorno: si legge sulle pagine del Movimento. Tante altre le sigle presenti.
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