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Milano tra le città più inquinate del mondo e la più pericolosa d’Italia ma i media la difendono. Ma non lo fanno con le città del Sud

Il Seggio del Popolo - Locanda

Milano in questi giorni è stata presente su tutti i quotidiani nazionali ed internazionali, perchè una nota azienda svizzera, IQAir, che monitora la qualità dell’aria l’ha inserita nella sua classifica giornaliera ed ha inserito la città lombarda al terzo posto tra le città più inquinate al mondo.
I media mainstream hanno riconosciuto subito che si tratta di una fakenews, in quanto le città prese a paragone sono poche e che non si conoscerebbero gli strumenti privati utilizzati.
Ecco cosa significa essere un Quotidiano del Nord che difende interessi di quelle zone e quelle aziende-industrie che ovviamente sovvenzionano quei quotidiani. Sarebbe un grave danno di immagine alla città.

Che l’immagine di Milano sia sempre più a rischio, è noto a tutti: in base ai dati ufficiali comunicati dal Viminale, Milano è al primo posto come città più pericolosa d’Italia, prima per scippi con una crescita delle denunce del 3,5%. Ma, badate bene che i media nazionali fanno passare una notizia opposta: “Milano è la città più pericolosa perchè lì i cittadini sono bravi perchè denunciano di più i crimini”, al contrario di altre città magari del Sud. Come se oggi fosse facile non denunciare magari il furto di un mezzo, di un portafogli con i documenti all’interno, e molto altro.

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Se dei media nazionali ed internazionali scrivono (come hanno fatto) che Napoli è tra le città più pericolose del mondo, nessun media nazionale interviene per difenderla (non ci sono interessi nel farlo). Successe con il “The Sun”, qualche anno fa quando inserì Napoli tra le 10 città più pericolosa del mondo, intervenirono i Neoborbonici e tanti napoletani e li condizionarono alle scuse. Colpevolizzarono Gomorra ma i media nazionali diedero solo la notizia.

Nonostante Milano ed il Nord stiano cominciando a raggiungere dei primati negativi, si continua ad inserire tali città tra le città con la qualità della vita migliore. “Chissà chi fa quelle classifiche, e che interessi ci sono”. Tra l’altro nessuno si pone la domanda de l’industrializzazione in un nord pianeggiante e chiuso tra le alpi, senza un ricircolo d’aria, il tutto per non “industrializzare” il Sud.

In questi giorni è uscita fuori la notizia “sconosciuta fino a poco fa”, che Milano sarebbe la terza città più inquinata del mondo e che l’Emilia Romagna è la Regione più inquinata del mondo, nessun media nazionale parla di superindustrializzazione di una sola parte del Paese. Queste sono le conseguenze. Pur riconoscendo il problema inquinamento. Come al solito due pesi e due misure.

Emilio Caserta

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