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75 anni della Nato. Muscarà: “La guerra ha nomi e cognomi così come il silenzio”

Il Seggio del Popolo - Locanda

Dopo gli scontri tra manifestanti e agenti di Polizia in assetto antisommossa a via Toledo (Napoli) che ha visto i giovani studenti provare ad arrivare al teatro San Carlo, per protestare contro i 75 anni di una Nato che ad oggi sta ‘supportando guerre e devastazioni’ (a detta loro), sono giunte anche le note della Consigliera regionale indipendente, Maria Muscarà.
(75 anni della Nato. Muscarà: “La guerra ha nomi e cognomi, così come il silenzio”)

Chiaramente sono sempre dalla parte della legalità e quindi contro qualsiasi forma di protesta violenta, ma da personaggio del mondo politico e vicino al popolo, non posso non evidenziare che mentre le istituzioni procedono da una parte, in supporto a Nato e ad Israele, dall’altra parte c’è una cittadinanza sempre più scalpitante in difesa di Gaza e dei cittadini Palestinesi, ma soprattutto contro la guerra e l’invio di armi (come nel caso dell’Ucraina). Fare finta di festeggiare in un momento così delicato, in una città di Pace come Napoli, un’alleanza che ad oggi rappresenta tutto fuorchè la Pace, mi sembra veramente incredibile. La guerra ha nomi e cognomi così come il silenzio! Anche le responsabilità di quelle manganellate partono dalle decisioni delle istituzioni locali, il nostro sindaco sembra non appartenere al popolo ma all’establishment per molte decisioni ed affermazioni, ed è assurdo che in un luogo simbolo importantissimo come il Teatro San Carlo, primo teatro lirico al mondo, si sia svolto uno spettacolo dedicato a chi oggi invia armi e bombe, per sollecitare la guerra. Il popolo va ascoltato di più!” – conclude Muscarà.

Ricordiamo che gli Attivisti erano disarmati e sono stati spinti, manganellati con violenza, bloccati dalle forze dell’ordine in assetto anti sommossa. “Non ci arrenderemo e contro la guerra globale e gli scenari ad essa collegati che la Nato foraggia economicamente prima e politicamente poi torneremo nelle strade – hanno dichiarato i manifestanti – il 19 aprile alle 09.30 a piazza Garibaldi ci sarà lo #StrikeforPalestine nell’ambito dello sciopero globale per il clima indetto da Fridays For Future, e in quella giornata andremo a dire ai ministri degli esteri, riuniti per l’ultima giornata di lavori del G7 sull’isola di Capri, che per la guerra ed i complici del genocidio in Palestina dalle nostre parti non c’è posto”.
(75 anni della Nato. Muscarà: “La guerra ha nomi e cognomi così come il silenzio”)

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