Questa mattina si è tenuta l’ennesima manifestazione al Parco Mascagna, che tante ne sta vedendo e tante ancora dovrà vederne.
Ormai il Parco Mascagna è chiuso da 260 giorni e senza che si sappia quando verrà aperto, ci sono gravi ritardi sulla sua riapertura.
Intanto gli alberi piantumati dal Comune si stanno seccando.
Al riguardo le associazioni di cittadini stanno sollecitando l’intervento dell’assessore Santagada affinché renda pubblico il nuovo cronoprogramma dei lavori e soprattutto della riapertura del parco, ma la cosa che chiedono maggiormente è una collaborazione tra istituzioni locali e cittadini che al momento non c’è stato.
“Appena terminata la manifestazione in difesa del Parco Mascagna, anche la domenica sotto il sole, decine di cittadini dimostrano di volersi riappropriare del Parco e di salvare gli alberi rinsecchiti messi a dimora in tempi sbagliati dal comune – ha dichiarato la consigliera indipendente Maria Muscarà – ero l’unico rappresentante delle istituzioni presente al Parco, neanche uno dei sedicenti ambientalisti Verdi, ed altri politici totalmente assenti, come nelle aule istituzionali per quanto concerne l’operazione di riqualificazione del Parco Mascagna che tutto è, tranne che una risistemazione. Hanno partecipato finanche bambini, oltre che associazioni del territorio. Abbiamo raccolto una quantità di immondizia enorme ed innaffiato tante piante, molte delle quali già in grande sofferenza.
Quando si fa l’appalto per piantumare gli alberi, nel contratto c’è anche l’obbligo di innaffiarli e curarli, evidentemente questo vale per tutti i comuni tranne per quello di Napoli” – conclude Muscarà.
