Nel Consiglio regionale della Campania, il governatore Vincenzo De Luca ha superato l’ennesima prova politica: la mozione di sfiducia presentata da un gruppo di consiglieri di centrodestra è stata respinta con una larga maggioranza. Dei 50 presenti, 35 hanno votato contro la mozione, 15 a favore, e un solo consigliere risultava assente, confermando così il sostegno al presidente De Luca e la stabilità della sua leadership.
La mozione, frutto delle manovre del centrodestra, è stata avanzata con l’intento di mettere in difficoltà la maggioranza di centrosinistra e sfruttare il malcontento suscitato dalla decisione della segreteria nazionale del Partito Democratico di escludere il terzo mandato. Tuttavia, il risultato ha dimostrato che la maggioranza rimane salda intorno al presidente, respingendo quella che hanno definito una “proposta inutile” dopo la decisione favorevole sul terzo mandato.
Interessante la posizione del Movimento 5 Stelle, che ha votato a favore della mozione, seppur per motivazioni differenti rispetto al centrodestra, sottolineando divergenze strategiche e critiche verso l’operato del governatore. Tra i 15 voti favorevoli si è distinta anche la consigliera indipendente Marì Muscarà, che ha ribadito la sua contrarietà alla linea politica di De Luca.
Il dibattito ha messo in luce le spaccature interne e le alleanze trasversali che si formano e si sciolgono in un Consiglio sempre più eterogeneo, dove l’opposizione cerca nuove vie per incrinare la maggioranza. Tuttavia, per ora, De Luca esce rafforzato da questa tornata, consolidando la sua posizione e confermando il sostegno della sua base politica, mentre l’opposizione si trova a fare i conti con una strategia che non ha raggiunto l’effetto sperato.
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