Si è svolta oggi la processione di San Ciro a Portici, migliaia le persone da tutta la Campania proprio per il tradizionale omaggio al Santo medico e martire. I maestri infioratori del Comitato Cappella di San Ciro hanno realizzato per la cittadinanza la loro Infiorata, in Via Michelangelo Naldi, nell’antico Borgo di Portici.
Il gruppo infioratori è diretto dal maestro Angelo di Napoli, con la partecipazione di maestri infioratori come Francesco Mondanaro, Giorgio d’Andrea e Vincenzo parenti oltre ai giovani infioratori emergenti, che sono tanti: ciò significa che si tratta di una tradizione forte pienamente integrata nel Culto di San Ciro, che può avere la possibilità di attraversare anche altre generazioni (oggi non è scontato). Le operazioni di Speluccamento degli oltre 18.000 garofani e di altri fiori utili a comporre il quadro, hanno visto le scolaresche del territorio partecipare molto attivamente ai preparativi, diversi personaggi delle istituzioni (tra cui il sindaco Vincenzo Cuomo, l’assessore all’istruzione Luca Manzo, ecc.) che, con molti cittadini, hanno voluto mettere una manciata di petali a terra: un buon segno per il ritorno alle vecchie tradizioni.
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I maestri infioratori (elencati prima) hanno impegato come riportato dallo Speakercorners, petali, fogliame di cipresso, riso colorato in oro e in argento, trucioli di legno. Materiali di natura organica, quale la torba, e inorganica: marmo in polvere o tritato, sabbia, sale. Il tutto dalle prime ore del mattino di domenica 5 maggio.
Quindi possiamo dire che oltre San Ciro, ma sempre per San Ciro, l’attenzione non può che rivolgersi anche a quest’arte antica e veramente bella, che come al solito appassiona cittadini porticesi e non.
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Portici. Dal culto di San Ciro a quello degli infioratori
