Home Cultura 'A Lengua Napulitana Napoli, Resistenza alla de-privazione linguistica

Napoli, Resistenza alla de-privazione linguistica

Viviamo un periodo storico bisognoso di identità e radici. Noi le abbiamo e sono Magro-greche

Il Seggio del Popolo - Locanda

Rubrica del prof. Massimiliano Verde (P’ ‘a lengua napulitana ‘a lengua nosta)

In questo contesto assume rilevanza il problema della lingua, vera espressione più intima e diretta della città di Parthenope. Il Napoletano a rischio, vulnerabile statuì l’Unesco qualche anno or sono, quel Napoletano che come idioma romanzo non è debitore dell’Italiano, a questo precedente con salde radici nella Magna Grecia e nel sostrato fenomenale osco, evolutosi attraverso il latino popolare, ed arricchitosi e sublimando culture linguistiche di ogni dove nel corso dei secoli. Il Napoletano scaduto a triviale neologismo criminale in certe fictions, elemento “identitario” di un degrado morale e sociale – atavico – pur nella possibile reazione e (presunto)riscatto sociale di alcuni romanzi e fictions, forzato, edulcorato e stereotipizzato in forme sciattamente e qualunquisticamente indigeniste, quanto meno impalbabile perfino nell’accento, per finire con formulazioni italianeggianti, prive di alcun senso, di altre.

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In questo modo, il senso del Napoletano praticamente appare evaporare: assistiamo ad una de-strutturazione, de-costruzione del patrimonio linguistico e quindi culturale della comunità napoletana, in Italia e all’estero: un vero e proprio linguicidio perpetrato, proiettato e promosso multilateralmente da certe elites culturali centrali. E non.

Dalla lingua della criminalità a quella del degrado morale e sessista a quella folcloristica e priva di reale senso popolare, alla lingua scarnificata, appaiono evidenti costanti attacchi alla coscienza del se popolare napoletano, mediante strumentalizzazioni atte alla de-privazione della sua lingua, indi tentativi di de-privazione dell’intima identità (ἰδίωμα) di questa comunità culturale che comunque, resiste a questo scivolare (indotto) verso l’”Osso di seppia”, per dirla con Montale. O contro infiltrazioni faustiane che non appartengono a questa civiltà.

Come Accademia Napoletana per la tutela della lingua e cultura Napolitano, in quanto gruppo di lavoro sociolinguistico internazionale, siamo impegnati anche in interlocuzione con l’UNESCO, in una forte operazione culturale di sensibilizzazione su questi temi che colpiscono in primis i diritti dei nostri bambini e donne. Per esempio con conferenze, pubblicazioni, progetti scolastici di respiro europeo ma anche extraeuropei, purtroppo scarsamente o per nulla ascoltati  dalle autorità preposte locali, culturali ed istituzionali.

Ciononostante riteniamo, anche sulla scorta di notevoli collaborazioni accademiche internazionali, di proseguire in questo che consideriamo un lavoro ineludibile poiché a difesa del nostro idìoma che come ci ricordano i padri greci è la nostra identità.

(LEGGI LA PRIMA PARTE INTRODUTTIVA)

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